Decreto Salva Casa 2024: che impatto avrà sul mercato immobiliare?
Trading Casa
Il mercato immobiliare continua a rallentare, facendo registrare un ulteriore calo delle compravendite nel primo trimestre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023. Le motivazioni vanno ricercate sicuramente nell’aumento dei tassi e nelle maggiori restrizioni da parte delle banche nella concessione di finanziamenti.
Tuttavia, arriva una buona notizia dal nostro Governo: l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto-legge 69/2024 “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”, meglio conosciuto come “Decreto Salva Casa”.
Si tratta di un provvedimento mirato a risolvere situazione di piccole irregolarità edilizie risalenti spesso a tanti anni fa, a causa di lavori eseguiti da precedenti proprietari senza i dovuti permessi/titoli, e che sono oggi un importante ostacolo alla commerciabilità degli immobili o alla concessione di mutui.
L’obiettivo del “Piano Salva Casa” è quello di semplificare le disposizioni in materia di edilizia e urbanistica, per rispondere alla crescente domanda di abitazioni in vendita; recuperare e rigenerare il patrimonio edilizio esistente, dando così una spinta positiva al mercato italiano della compravendita immobiliare.
Quindi, se sei proprietario di un immobile da vendere, ma su cui gravano delle lievi difformità edilizie, che ti hanno inevitabilmente frenato, facendo scattare un campanellino d’allarme, il “decreto Salva Casa” è una buona notizia per te!
Cosa c’è da sapere?
Primo punto fondamentale: come più volte specificato dai vertici al Governo, non si tratta di un condono, poiché il decreto interviene solo sulle irregolarità di minore gravità. Non vengono quindi disciplinati gli abusi edilizi strutturali, come lo spostamento di un muro portante, ma solo gli abusi minori.
Sarà quindi possibile sanare molti interventi di trasformazione interna eseguiti senza titolo, come una finestra con posizione o dimensione diversa, un tramezzo spostato, un balcone leggermente più grande, porte collocate in una posizione diversa rispetto a quanto dichiarato, verande, soppalchi, parti strutturali o dettagli architettonici aggiunti e non documentati.
Tutti questi elementi sono solo alcuni degli esempi di piccoli abusi edilizi che spesso rappresentano un ostacolo alla commerciabilità di un immobile.
A chi affidarsi per sanare il proprio immobile?
Il Decreto Salva Casa richiede che la domanda di sanatoria sia accompagnata da una dichiarazione di un professionista abilitato che attesti la sanabilità delle irregolarità, secondo le nuove disposizioni.
A questo proposito, sono state snellite le procedure burocratiche, perché viene meno questione della “doppia conformità”, una vera e propria “Spada di Damocle” normativa.
In pratica, per sanare l’abuso edilizio, bisognava dimostrare che l’intervento fosse conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dell’intervento, sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria. Immagina la difficoltà di dover recuperare tutta la documentazione relativa ad un intervento realizzato da un precedente proprietario 50 o 60 anni fa…
Oggi la procedura è più semplice: il professionista incaricato può redigere una dichiarazione, sotto la propria responsabilità, permettendo così di risolvere quelle situazioni in cui è richiesto che ci sia coerenza sia con la legge dell’epoca dell’intervento che con quella attualmente in vigore.
È il momento di regolarizzare la tua proprietà e farla fruttare!
Il Decreto Salva Casa è la tua grande opportunità. Se devi vendere casa, fallo adesso.
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