Decreto sostegni bis: le agevolazioni fiscali che aspettavi da tanto tempo
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Dalle imposte alle spese notarili, cosa cambia per i giovani che vogliono acquistare casa con il decreto Sostegno Bis che ha ottenuto l'approvazione dal Consiglio dei Ministri.
Il settore immobiliare in Italia ha un'incidenza sul PIL nazionale pari a circa il 20%. Questa percentuale, più che positiva, denota l'importanza della casa per gli italiani.
Il premier Draghi ha presentato importanti misure per agevolare i giovani under 35, spesso in difficoltà per gli investimenti di grande valore e l'accesso ai mutui, che intendono acquistare la prima casa.
Vediamo queste misure insieme.
Mutuo al 100%
L'aspetto che richiama maggiore attenzione è sicuramente la possibilità per i giovani e per le giovani coppie di ottenere mutui al 100% garantiti dallo Stato.
In particolare è stato prorogato e incrementato di 55 milioni il Fondo di solidarietà. Dunque sia per la sospensione dei mutui relativi all'acquisto della prima casa, sia per coloro che intendono acquistarla per la prima volta è prevista la garanzia al 100% dello Stato. In sostanza, potrai acquistare casa senza liquidità se non quella necessaria per il rogito del notaio, comunque ridotta.
La particolarità della norma è l'estensione del limite d'età. L'accesso al Fondo di garanzia, infatti, sarà accessibile fino ai 36 anni e non sono richieste particolari tipologie di contratto di lavoro: rientrano anche gli occasionali e i precari.
Inoltre, il decreto Sostegno bis prevede:
- l' esenzione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale per gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di case di abitazione, ad eccezione di quelle di categoria catastale A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazioni in ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici), e gli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione relativi alle stesse, a favore di soggetti che non hanno ancora compiuto 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato;
- riduzione al 50% degli onorari notarili;
- per gli atti relativi a cessioni soggette all’imposta sul valore aggiunto, è attribuito agli acquirenti che non hanno ancora compiuto 36 anni nell’anno in cui l’atto è stipulato un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA corrisposta in relazione all’acquisto. Il credito d’imposta può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, oppure può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto. Può anche essere utilizzato in compensazione.
– esenzione dell’imposta sui finanziamenti sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative, pari all’0,25% dell’ammontare complessivo del finanziamento. L’agevolazione riguarda i finanziamenti relativi agli immobili abitativi già interessati dalla norma. Il gettito dell’imposta sostitutiva sui mutui immobiliari è di circa 354,4 milioni di euro annui, di cui circa 283,5 milioni di euro sono riferibili ai mutui sottoscritti per l’acquisto della prima casa. La quota di gettito relativa all’imposta sostitutiva sui mutui per l’acquisto della prima casa dei soggetti che non hanno ancora compiuto 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato è di circa 85 milioni di euro su base annua.
osa ne pensi di queste misure che resteranno in vigore almeno fino a dicembre 2022?