Nubi all’orizzonte per il mercato immobiliare 2023
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Morta e sepolta l’era dei tassi all’1% e dei prestiti facili fino al 2021, ora si stanno verificando gli effetti a medio e lungo termine di quel periodo d’oro che aveva dato una fortissima spinta al mercato immobiliare.
Ma guardiamo i dati a livello nazionale:
Il report presentato dall’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) ha registrato nel primo trimestre del 2023 una diminuzione delle compravendite di abitazioni del -8,3%, rispetto allo stesso trimestre del 2022. Sono state quasi 167 mila le unità residenziali compravendute in questo primo trimestre dell’anno, circa quindicimila in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.
Nello specifico Milano, città che da sempre agisce come motore trainante per l'economia del nostro Paese, sta affrontando una crisi senza precedenti. Nel primo trimestre del 2023 ha registrato un -23% di compravendite, rispetto al primo trimestre del 2022: un segnale di allarme che avrà ripercussioni su tutto il Paese.
Ma quali sono i fattori che hanno determinato questi risultati?
Il principale è dato dalle complicazioni derivanti dal continuo aumento dei tassi di interesse messo in campo dalla BCE (Banca centrale europea) per contrastare l’inflazione.
Tutto è iniziato nel luglio 2022, quando la BCE aveva aumentato i tassi di interesse di 50 punti base (+0,5%). Da quel momento si sono susseguiti tutta una serie di rialzi nei mesi successivi.
E adesso? È prevista una stabilizzazione?
Niente affatto! Nella riunione tenutasi il 15 giugno è stato approvato un ulteriore rialzo dello 0,25% (l’ottavo consecutivo) e il presidente Christine Lagarde ha dichiarato che ce ne sarà ancora un altro a fine luglio.
Ma qual è stato l’effetto sul mercato immobiliare?
L’aumento dei tassi di interesse ha ristretto sempre di più la cerchia di persone in grado di poter accedere ad un mutuo per l’acquisto di una casa.
Infatti, molti hanno rinunciato al sogno del mattone, in attesa di tempi migliori. Altri, invece, hanno visto crollare il proprio potere d’acquisto e hanno dovuto abbassare le pretese, accontentandosi di soluzioni più economiche.
È quindi evidente che in questo momento sul mercato sono sempre meno le persone che possono realmente comprare casa. Basti pensare che la nostra agenzia in questi primi sei mesi del 2023 ha registrato una diminuzione del 45% di nuove richieste per immobili in vendita, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Da ciò ne deriva il rallentamento delle compravendite evidenziato dai dati pubblicati dall’OMI e, per forza di cose, la conseguenza più immediata sarà il calo delle valutazioni degli immobili e quindi del loro prezzo finale di vendita.
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