Riforma catasto 2022: tutte le novità.
Trading Casa
La riforma del catasto è stata una delle riforme più attese e discusse.
L'Agenzia delle Entrata ritiene che in Italia ci siano 1,2 milioni di immobili fantasmi, cioè non censiti al catasto, con la conseguente evasione fiscale pari a 6 miliardi di euro.
Poiché l'ultima revisione del sistema catastale risale al biennio 1988-89, i valori catastali presi a riferimento sono gli stessi da 32 anni.
Dunque la Riforma del Catasto voluta dal governo Draghi intende risolvere tutti questi problemi:
-
Rendere moderno il sistema catastale
-
Identificare le irregolarità catastali e classificarle correttamente
-
Aggiornare i valori catastali degli immobili in linea con i valori di mercato odierni.
La tanto discussa riforma del catasto è inserita all’interno del disegno di legge di delega per la revisione del sistema fiscale. La legge delega si compone di 10 articoli e uno di questi fa riferimento proprio alla riforma del catasto.
Si tratta dell’articolo 6, che al comma 1 prevede “una modifica della disciplina relativa al sistema di rilevazione catastale al fine di modernizzare gli strumenti di individuazione e di controllo delle consistenze dei terreni e dei fabbricati”, intervenendo “sugli immobili attualmente non censiti o che non rispettano la reale consistenza di fatto, la relativa destinazione d’uso ovvero la categoria catastale attribuita; sui terreni edificabili accatastati come agricoli; sugli immobili abusivi.”
Come si intendono perseguire questi obiettivi?
Per modernizzare gli strumenti di individuazione e controllo dei terreni e dei fabbricati è previsto un nuovo sistema di mappatura con strumenti aggiornati che permetterà di far emergere e classificare gli immobili non accatastati correttamente, quelli abusivi e i terreni edificabili accatastati come terreni agricoli.
Inoltre la riforma include incentivi per favorire le attività di accertamento e scambio di dati e documenti in via telematica tra gli enti comunali e l' Agenzia delle Entrate.
E per quanto riguarda la rendita?
A ciascuna unità immobiliare verrà attribuito il relativo valore patrimoniale e una rendita attualizzata sui valori espressi dal mercato.
Nell'ambito della classificazione del catasto il numero di vani verrà sostituito dai metri quadri: il criterio di classificazione utilizzerà il valore di mercato al metro quadro, corretto secondo un coefficiente che tiene conto di dove si trova l'immobile e delle sue caratteristiche edilizie.
Il programma di Governo prevede che la riforma sia attuata in tutti i suoi punti entro il 1 Gennaio 2026.